L’emergenza COVID – 19

Sembra di vivere un brutto incubo ma purtroppo è tragica realtà! Ricorderemo per tutta la vita questo 2020; ricorderemo i camion militari che scivolano via per le strade di Bergamo, ricorderemo la derisione e le accuse dei nostri pseudo-amici europei, ricorderemo i nostri comportamenti nei confronti dei cinesi qui in Italia e di contro i gesti di solidarietà che la Cina ha avuto nei nostri confronti, ricorderemo le immagini degli operatori sanitari stremati falla fatica, ricorderemo gli assurdi comportamenti degli immancabili deficienti in contrasto con le prescrizioni, ricorderemo l’eroico gesto di Gennaro Arma comandante della Diamond Princess, ricorderemo il susseguirsi dei dati inquietanti del Coronavirus, ricorderemo il sadismo degli autori delle tante fake-news circolanti sui social, ricorderemo il tricolore sul Burj Kalifa di Dubai, ricorderemo le immagini desolanti delle nostre città, ricorderemo lo sconforto di chi non ha potuto dare un ultimo saluto al proprio caro prima della morte e tanto altro ancora di sconcertante.

La nostra più grande speranza che al più presto ci si possa ricordare di quando potremo abbracciare i nostri cari, di salutare calorosamente i nostri amici, di tornare ad occuparci del nostro lavoro e tornare alla nostra quotidianità. Per quanto riguardo il COVID – 19 va premesso che non tutto del coronavirus e delle sue modalità di trasmissione è perfettamente conosciuto. Il COVID-19 è un virus totalmente nuovo e poco conosciuto motivo per cui i medici non possono documentarsi su articoli scientifici noti e devono farsi esperienza sul campo.Contro questo virus attualmente non abbiamo immunità, non abbiamo un vaccino e non abbiamo farmaci per contrastarlo. Per questi motivi non possiamo assolutamente banalizzarlo ad un semplice virus influenzalefermo restando che nemmeno il virus influenzale è banale soprattutto per i pazienti anziani o immunodepressi.

Il grosso problema del COVID-19 è l’elevata contagiosità unita al fatto che un numero importantissimo di pazienti per poter guarire richiede l’ospedalizzazione. L’infezione causa molto frequentemente delle forme di polmonite virale primaria che porta i pazienti ad essere ricoverati per fornire loro ossigeno, terapie, ventilazione e nel 10% dei casi in terapia intensiva. Appare fin troppo evidente che non possiamo ammalarci tutti assieme altrimenti si rischia di non avere posti letto sufficienti nonostante tutti gli sforzi del nostro sistema sanitario.

Poiché il virus si può riprodurre solo nel nostro corpo ed il contagio è esclusivamente interumano è fondamentale limitare al massimo i contatti con altre persone e quindi ridurre il più possibile i contagi.

Limitare la diffusione del virus è compito di ognuno di noi: solo da questa presa di coscienza e con la dovuta responsabilità si potrà porre fine a questa emergenza. Nell’attesa che si veda un barlume di luce in fondo a questo tunnel sarebbe opportuno che ognuno faccia la sua parte per arginare il diffondersi dell’infezione da COVID – 19, è doveroso che ci si attenga ai consigli e alle disposizioni dei competenti organi preposti.

Cercheremo di riassumerle avvalendoci del supporto dei vari poster pubblicati! Il primo poster che vorremmo commentare è quello pubblicato dalla regione Veneto.

E’ uno dei primi poster ad essere diffuso in cui viene raccomandata la distanza interpersonale per contrastare il possibile contagio e che inevitabilmente ci invita a rinunciare ai gesti che sono i più comuni e spontanei nella nostra quotidianità. Si è iniziato a sottolineare il più importante comportamento da osservare: il distanziamento di almeno un metro tra le persone!

 

 

 

 

In quest’altro poster vengono enfatizzati altri importanti precauzioni per contrastare il contagio da COVID– 19 e proteggere noi stessi: lavarsi le mani, coprirsi con un fazzoletto o con il gomito quando si tossisce e si starnutisce e non toccarsi occhi e bocca con le mani.

 

 

 

Vogliamo sottolineare ancora una volta che il lavarsi le mani è la misura più importante per contrastare e ritardare la diffusione del COVID – 19 e quindi riteniamo utile soffermarci sulla corretta modalità da osservare per il corretto lavaggio.

0 - Innanzitutto ricordiamo che la procedura per il lavaggio sociale delle mani deve durare almeno 40 secondi, ancor meglio un minuto.

Per prima cosa ci si bagna le mani con acqua a temperatura ambiente.

 

1 - Si applica sulle mani una quantità di sapone sufficiente a ricoprire tutta la superficie delle mani

 

 

2 –Il primo movimento da effettuare è quello di strofinare le mani utilizzando il palmo di una mano contro  il palmo dell’altra mano e viceversa.

 

 

3 –Poi si intrecciano le dita e ci si strofina il dorso della mano sinistra con il palmo della mano destra

 

 

4 - Subito dopo si strofinano le mani Palmo contro palmo, con le dita incrociate

 

 

5 - Le mani chiuse a pugno vanno unite le une alle altre in modo che il palmo di una mano contenga le dita dell’altra mano, quindi frizionare il dorso delle dita contro il palmo dell’altra mano e viceversa.

 

 

6 - Frizionare con movimenti rotatori il pollice sinistro, chiuso nel pugno di una mano e ripetere la manovra al contrario.

 

7 - Strofinare con un movimento rotatorio il palmo di una mano con le dita dell’altra mano e ripetere l’operazione invertendo le mani

 

 

8 - A questo punto vanno risciacquate abbondantemente le mani con acqua corrente a temperatura ambiente avendo l’accortezza di tenere le mani più alte dei gomiti.

 

 

9 - Le mani vanno asciugate accuratamente utilizzando una salviettina monouso senza strofinare ma bensì tamponando.

 

 

10 - La stessa salviettina si potrà adoperare per chiudere il rubinetto del lavandino.

 

 

11 –Solo ora saremo sicuri di avere le mani ben asciutte e sicuramente pulite.

 

 

La sequenza delle immagini ci sono di aiuto per eseguire correttamente il lavaggio sociale delle mani che per essere efficace deve durare idealmente per 1 minuto ma comunque non meno di 40”. Il lavaggio sociale delle mani va sempre effettuato quando le mani sono visibilmente sporche mentre in caso contrario può essere egregiamente sostituito con il frazionamento delle mani con gel idroalcolico. Indossare i guanti non ci esime dal lavaggio delle mani che va effettuato prima e dopo aver indossato i guanti.

Una raccolta di poster esaustivi sulle varie precauzione da adottare per arginare il contagio da COVID – 19 è stata pubblicata dalla regione Lombardia, una delle regioni più colpite dall’infezione

 

1 – nel primo poster si identifica nel lavaggio delle mani il comportamento decisivo per la prevenzione dell’infezione. A nostro avviso il tempo dovrebbe essere di almeno 40”.

 

 

 

2 – nel secondo poster si raccomanda di osservare la corretta distanza interpersonale di almeno un metro per scongiurare di essere inondati direttamente dai virus se dovessimo imbatterci in un soggetto contagioso.

 

 

 

3 – nel terzo poster, poiché il COVID – 19 può contagiare attraverso le mucose, si sottolinea di non toccarsi gli occhi, la bocca e il naso con le mani che potrebbero essere sede di virus.

 

 

 

 

4 – nel quarto poster si pone l’accento sul comportamento da osservare quando si tossisce o starnutisce: coprirsi adeguatamente ed efficacemente per impedire la propagazione del virus per via aerea

 

 

 

 

5 – il quinto poster invita a non ricorrere all’automedicazione e si ribadisce l’inefficacia e l’inutilità degli antibiotici che quindi non vanno assunti.

 

 

 

 

6 – nel sesto poster si evidenzia la necessità di sanificare le varie superfici che con cui possiamo venire a contatto e si indicano i principi attivi efficaci nel neutralizzare il virus

 

 

 

 

7 – il settimo poster ribadisce l’importanza di indossare la mascherina soprattutto da chi presenta una sintomatologia sospetta e da chi ha avuto occasioni di contagio

 

 

 

 

8 – l’ottavo poster rassicura riguardo la non contagiosità della merce proveniente dalla Cina9 – il nono poster tranquillizza chi ha in casa un cane o un gatto: nessun dato che dimostri la possibilità che possano essere contagiati.

 

 

 

9 – il nono poster rassicura chi ha in casa un cane o un gatto: non esistono dati che dimostrano la loro possibilità di contagio

 

 

 

 

10 – nel decimo ed ultimo poster si invita a non andare al pronto soccorso nel caso si avvertano sintomi sospetti. Rimanere a casa e contattare i numeri telefonici che vengono indicati nel poster.

 

 

 

 

Come detto in precedenza, il COVID – 19 non è ben conosciuto e pertanto non si conoscono con esattezza tutti gli aspetti delle modalità di trasmissione, non sappiamo infatti se il paziente asintomatico è contagioso o lo è solo il paziente sintomatico, come anche non sappiamo con esattezza i tempi di sopravvivenza nell’ambiente del COVID – 19.

Sono queste le incognite che hanno dato vita alla pubblicazione dei seguenti poster che elencano le varie azioni da porre in atto per contrastare l’infezione da COVID – 19. Sono raccomandazioni indirizzate soprattutto a chi per vari motivi non possono restare a casa e frequentemente sono esposti all’ambiente esterno e quindi con maggiori possibilità di contagio.

 

Quando si rientra in casa le indicazioni riguardano la gestione di tutto ciò che può essere stato contaminato durante il nostro soggiorno in ambiente esterno: scarpe, vestiti, borse, cellulare ed anche il nostro cane dopo averlo portato fuori per i suoi bisogni. Ovviamente igiene personale ed in primis lavaggio delle mani.

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo secondo poster elenca le azioni da adottare nei casi in cui ci sia una coesistenza con soggetti a rischio: semplici gesti ma molto importanti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In quest’altro poster tutte le varie indicazioni allorquando si esce di casa. Tutte misure finalizzate a proteggere gli altri e noi stessi da un possibile contagio da COVID - 19

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Concludiamo ribadendo alcuni concetti di fondamentale importanza. Oggi siamo in guerra e questo è il nostro acerrimo nemico.

Dobbiamo assolutamente essere consapevoli che se la guerra contro il COVID -19 viene combattuta solo negli ospedali è una guerra persa. Anche ognuno di noi deve fare la sua parte ed il nostro compito è restare a casa.

Restare a casa è sicuramente una limitazione alla nostra libertà di movimento ma è anche l’unico modo per metterci in salvo.

Se ci fosse un’alluvione,per metterci in salvo rimarremmo sulla sponda del fiume o accetteremmo consapevolmente il divieto di non avvicinarci agli argini? Unica differenza è che il virus non lo vediamo e pertanto è più insidioso.

#IORESTOACASA#celafaremo

Ci piace concludere con la frase scritta sui pacchi provenienti dalla Cina:

“Siamo onde dello stesso mare, foglie dello stesso albero, fiori dello stesso giardino”

 

Responsabile scientifico ASOnet

                                                                                            Dott. Savino Cefola

 

Crediamo che possa tornare utile consultare i seguenti siti:

https://www.youtube.com/watch?v=GN_m-rH7g7I&feature=youtu.be per riascoltare la dichiarazione del Presidente Conte datata 21/03/2020.

https://www.youtube.com/watch?v=d76e_3diYAE&feature=youtu.be per i suggerimenti riguardo le modalità di vestizione e svestizione con i dispositivi di protezione individuale per precauzione da contatto edroplet.

www.italiatuttobene.it per aggiornarsi sull’andamento dei dati dell’infezione da COVID – 19 in tutte le regione d’Italia.

https://www.piersoft.it/covid19/#6/43.189/12.327 altro sito che, come il precedente, fornisce dati sull’andamento dell’infezione da COVID - 19

https://www.youtube.com/watch?v=AoYSp7D-TCU&feature=youtu.be per visionare un video illustrativo sul lavaggio sociale delle mani.

Inoltre invitiamo a compilare il questionario per finalità di ricerca elaborato dal gruppo di studio sul Management Pubblico in Sanità del Dipartimento di Scienze dell'Economia dell'Università del Salento: https://forms.gle/gPoBddho9CRUx1B78

 

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